Oggi PAMELA festeggia sei anni di vita: il 15 giugno 2006 è infatti stata lanciata dal cosmodromo di
Baikonur (Kazakistan), dalla stessa rampa usata per il satellite Sputnik e per il volo di Yuri Gagarin.
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PAMELA sulla rampa di lancio, 14/6/2012 |
Lo strumento, del peso complessivo di 470 kg ed alto circa
1.3 m, è composto da una serie di rivelatori rivolti allo studio di elettroni, positroni, protoni nei raggi cosmici in un ampio
intervallo energetico,
misurando la componente di antimateria ad un'energia e con una precisione sino ad ora mai raggiunte. In sei anni le misure di PAMELA hanno rivoluzionato le conoscenze sui raggi cosmici nella nostra galassia,
scoprendo una nuova componente di positroni, di protoni ed elio ed una
fascia di antimateria intorno al nostro pianeta.
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La Soyuz pochi secondi prima del lancio (giugno 2006)
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Lancio (foto F. Cafagna) |
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Alcuni raggi cosmici osservati con PAMELA. Sinistra: Elettrone di 0.171 GV. La particella entra
dall’alto della figura colpendo due barre dello scintillatore posto in cima
(S1) e sopra il magnete (S2). La sua traiettoria - curvata dalla presenza del campo magnetico
- è rivelata delle microstrip al silicio
del tracker. La particella interagisce successivamente con lo scintillatore di
fondo (S3) prima di essere assorbita dal calorimetro tracciante al silicio
tungsteno. Centro: Positrone di
0.169 GV. Le interazioni con l’apparato sono simili a quelle dell’evento
precedente ma la curvatura è nel verso opposto. Destra: un protone di 36
GV. La sua alta energia fa sì che la curvatura nel magnete sia molto ridotta.
E’ visibile lo sciame adronico prodotto dall’interazione con il calorimetro, la
carica rilasciata nello scintillatore di coda (S4) ed i neutroni prodotti nello
sciame e rivelati nel rivelatore di neutroni.
Qui abbiamo festeggiato i 2000 giorni e qui i cinque anni. Con la nuova candelina rinnoviamo tanti auguri di lunga vita: i prossimi anni saranno fondamentali per lo studio dell'attuale ciclo solare.... |
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