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La maggior parte della radiazione
può essere eliminata
bollendo i funghi e buttando l'acqua.
Fonte: Asahi Shinbun |
E' di queste ore
la notizia che l'amministrazione di Tokyo darà inizio a test su 500 campioni di cibo scelti a caso tra i mercati della capitale. La maggior parte dei prodotti non mostra la presenza di radiazioni, ma vi sono alcune eccezioni che mostrano come la contaminazione non sia ancora nulla. Nelle letture della Coop di questi giorni, sono presenti tracce di Cesio nel renkon (5.9Bq/kg) e nei funghi (con valori che vanno da 8.3 Bq/kg a 89.7Bq/kg). I valori più alti (305 Bq/kg) sono in un campione di spinaci della regione di Chiba. Questa lettura, seppur sotto il valore di sicurezza (500Bq/kg) e presenti solo il 18 ottobre ma non nei giorni successivi mostrano come sia necessario continuare i controlli. In vari casi è
stata rilevata la presenza di Cesio nei funghi sia di bosco che
coltivati in serra (a causa della segatura di legno usata come nutrimento).
Come riferimento può essere utile ricordare che le banane contengono una radiazione "naturale" di potassio 40 pari a circa 125 Bq/kg (anche se il ciclo di smaltimento del potassio e del cesio nel corpo umano può essere differente e dunque la dose risultante può non esser la stessa).
In ogni caso è sempre importante ricordare come la radiazione assorbita dipende dalla quantità di cibo consumato: nel caso di tè si tratta di pochi grammi ed è praticamente trascurabile. Nel caso di verdure e funghi è comunque ben sotto la soglia di pericolo.
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