Rossella Urru lavorava da due anni nel campo profughi Saharawi di Rabuni, nel sud ovest dell’Algeria. Lei e due cooperanti spagnoli sono stati rapiti il 23 ottobre da un gruppo di uomini armati. Dopo mesi di silenzio, nel mese di dicembre un gruppo dissidente dell’Aqmi (Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya) ha rivendicato il rapimento.
La liberazione di Rossella e dei suoi collaboratori è resa estremamente complicata dai molteplici interessi contrastanti, ciascuno con la propria agenda, che non necessariamente coincide con la liberazione della volontaria italiana. Per un resoconto aggiornato della situazione si rimanda qui.
Nonostante il lavoro delle istituzioni impegnate per la sua liberazione debba necessariamente procedere in silenzio e sotto traccia, è altrettanto necessario mantenere viva l'attenzione dei media su questo rapimento. A questo scopo questo blog aderisce all'iniziativa di un blogging day il 29 febbraio per ricordare questa coraggiosa ragazza.
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