Una pagina del codice di Dresda,
in cui si trova una gran parte delle
nostre conoscenze su astronomia
e calendario Maya
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L’astronomia Maya
I Maya eccellevano nelle osservazioni astronomiche: i loro sacerdoti erano, infatti, in grado di misurare con estrema precisione la traiettoria dei corpi celesti e la durata dei loro spostamenti sulla volta celeste. Le accurate conoscenze matematiche (di cui abbiamo parlato qui) si svilupparono in parallelo con l’astronomia.
La maggior parte delle nostre informazioni sulle conoscenze astronomiche dei Maya proviene dagli unici quattro codici superstiti e fotografa le nozioni che avevano un paio di secoli prima della venuta degli spagnoli. Recenti ritrovamenti di pitture murali a Xultum, nell’attuale Guatemala, confermano che queste conoscenze erano già consolidate nel 9° secolo, durante il periodo classico.
Osservazioni astronomiche
I sacerdoti maya avevano un compito di formidabile difficoltà: per poter effettuare predizioni corrette dovevano mettere in relazione i cicli del sole e della luna con una comune scala temporale e con l’almanacco divinatorio di 260 giorni. Per raggiungere questo scopo, effettuarono misure dei periodi orbitali della luna e dei pianeti di gran lunga più accurate di quelle dei contemporanei europei, riuscendo a raggiungere una precisione dello 0.001% (10-5). Per rendere l’idea, sarebbe come misurare l’altezza di un uomo con una accuratezza pari ad un decimo dello spessore di un capello. Questo ha fatto nascere le più fantastiche leggende circa il possesso, da parte dei Maya, delle più svariate tecnologie, riguardo presunte conoscenze misteriose e – immancabilmente – a proposito del coinvolgimento di civiltà aliene.
(continua su scientificast)
(7) Più vecchio dell'Universo: la stele di Coba
(6) Il tredicesimo Baktun dei Maya ed il loro inizio senza fine
(6) Il tredicesimo Baktun dei Maya ed il loro inizio senza fine
(4) Terence McKenna e la non-profezia
(3) L'astronomia
(2) L'ebook
(1) La matematica
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