Il razzo N1 sulla via per la rampa di lancio |
Gli anni ’60 furono testimoni della corsa alla Luna: dopo la prima storica foto della faccia nascosta del nostro satellite nel 1959 (missione russa Luna-2) giunse l’annuncio di Kennedy che, nel 1961, promise di far giungere un uomo sulla Luna prima della fine del decennio.
In questa nuova “gara” fu l’URSS ad avere la peggio: il primato del volo umano attorno alla Luna spetta all’Apollo 8 nel dicembre 1968 e Neil Armstrong scese nel mar della tranquillità il 21 luglio del 1969. Le ragioni del fallimento sovietico sono da attribuirsi alla rivalità tra i dipartimenti ed i progetti coesistenti nell’apparato sovietico, un budget inferiore a quello americano ma soprattutto la prematura morte di Korolev nel 1966, a soli 59 anni, a seguito di problemi medici accumulatisi negli anni di permanenza nei gulag stalinisti. Dell’enorme razzo lunare N-1 restano ormai solo alcuni frammenti nella base di Baikonur usati come garage.
Uno dei lanci abortiti del razzo N1 (da qui) |
La rampa di lancio dei voli lunari, poi riconvertita per lo shuttle Buran ed ora inutilizzata (fda) |
I tre edifici cilindrici al centro e sulla destra sono garage costruiti con gli ultimi resti del razzo lunare N-1 (fda) |
Parte 2/continua
(Parte 1)
Questo post fa parte del Carnevale della Fisica, edizione di Aprile, ospitato dal blog di Leonardo Petrillo
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