"Tecniche di volo a vento solare" è un racconto di Massimo Mongai, pubblicato da ebrooks e disponibile in kindle su amazon.
Si tratta di un e-libro di fantascienza "hard" in quanto basato e strutturato su premesse relativamente realistiche che naturalmente vengono sviluppate e portate agli estremi.
In questi casi è quindi possibile discutere dove arrivi la scienza, dove parta la fantascienza e dove ci siano implausibilità, giocando con la pignoleria sapendo che comunque non inficia la godibilità del racconto.
In questo spirito sono stato invitato da Leo Sorge a partecipare ad un incontro-scontro con l'Autore (qui il link) tra scienza e fantascienza. Di seguito alcuni spunti e pignole puntualizzazioni sui temi toccati dal racconto.
Vele solari
Ikaros |
La luce del sole è pressoché costante in tutte le condizioni ed epoche, a parte minuscole variazioni legate alle macchie solari ed altre a lunghissimo termine in grado però di contribuire a cambiamenti climatici. La propulsione con vele solari dovrebbe è dunque una delle più tranquille e costanti, ma l'autore la intreccia con quella a vento solare, aggiungendo tempeste e perturbazioni degne di ogni vascello navale o spaziale.
La nube di Oort e la fascia di Kuiper
La fascia di Kuiper è composta da oggetti siti oltre Nettuno: si tratta di pianetini, rocce e comete. Tra questi è stato declassato (ingiustamente) Plutone, una volta nono pianeta del sistema solare ed ora semplice oggetto tra i circa 100,000 - di dimensioni superiori ai 100 km - che compongono questa fascia. Si ritiene che le comete di breve periodo, tra cui quella di Halley, abbiano origine da qui.
I rischi per il nostro sistema solare potrebbero un giorno venire da qui piuttosto che dalla nube di Oort, mille volte più lontana ed altrettanto più immensa. Si tratta di una nube sferica la cui esistenza non è stata ancora provata, di corpi celesti che si estendono presumibilmente per più di un anno luce. Da qui dovrebbero aver origine le comete di più lungo periodo come la Hyakutake.
Buchi neri e stelle di neutroni
Questi sono da considerarsi dei cugini (piuttosto che l'uno discendente dall'altro) ognuno dei quali si forma nell'esplosione di una supernova, quando una stella ha bruciato tutto il suo carburante nucleare. Se la massa è tra 1.4 e 2.32 masse solari si ha la formazione di una stella di neutroni mentre sopra 2.32 masse solari si crea un buco nero. Sotto 1.4 masse solari abbiamo la formazione di una nana bianca, fato che attende il nostro sole tra quattro miliardi di anni circa.
La fascia di Kuiper è composta da oggetti siti oltre Nettuno: si tratta di pianetini, rocce e comete. Tra questi è stato declassato (ingiustamente) Plutone, una volta nono pianeta del sistema solare ed ora semplice oggetto tra i circa 100,000 - di dimensioni superiori ai 100 km - che compongono questa fascia. Si ritiene che le comete di breve periodo, tra cui quella di Halley, abbiano origine da qui.
I rischi per il nostro sistema solare potrebbero un giorno venire da qui piuttosto che dalla nube di Oort, mille volte più lontana ed altrettanto più immensa. Si tratta di una nube sferica la cui esistenza non è stata ancora provata, di corpi celesti che si estendono presumibilmente per più di un anno luce. Da qui dovrebbero aver origine le comete di più lungo periodo come la Hyakutake.
Buchi neri e stelle di neutroni
Lente gravitazionale di un buco nero da qui |
Questi sono da considerarsi dei cugini (piuttosto che l'uno discendente dall'altro) ognuno dei quali si forma nell'esplosione di una supernova, quando una stella ha bruciato tutto il suo carburante nucleare. Se la massa è tra 1.4 e 2.32 masse solari si ha la formazione di una stella di neutroni mentre sopra 2.32 masse solari si crea un buco nero. Sotto 1.4 masse solari abbiamo la formazione di una nana bianca, fato che attende il nostro sole tra quattro miliardi di anni circa.
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