martedì 11 ottobre 2011

Libri ed informazione sull'incidente di Fukushima

In Giappone la mole di pubblicazioni che trattano dell'incidente di Fukushima e dei suoi effetti è aumentata notevolmente negli ultimi mesi. Si tratta di riviste o volumi   che cercano di spiegare l'incidente e soprattutto gli effetti a breve e lungo termine. Il livello è generalmente alto, così come lo sforzo di spiegare concetti e termini tipici della radiazione e della dosimetria. Tra i vari volumi vale la pena di citare la mappa delle radiazioni e degli "hot spot", luoghi ove il materiale radioattivo si è accumulato maggiormente per qualche motivo (ad esempio vento, acqua o a seguito del processamento di scorie)

La mappa delle misure di radiazione e degli hot spot.

Naturalmente molte di queste misure  si trovano in rete, spesso anche più aggiornate, ma è sempre utile avere un riferimento cartaceo di dati presi con gli stessi criteri.

Misure nella regione di Tokyo

L'altro volume tratta più in dettaglio degli effetti ed unità di misura della radiazione: 

descrivendo unità di misura, ad esempio come si passa dal Bq, che misura l'attività di un dato materiale, al Sievert che misura la dose di radiazione equivalente nell'uomo.
Tra questo è trattata anche  tra attività delle varie sorgenti nel cibo, fonte di maggior preoccupazione in questi giorni.

Particolare enfasi è posta su come misurare la radiazione con i contatori, come porre nel giusto contesto le misure e come comportarsi per l'alimentazione di adulti e soprattutto bambini. 
I volumi sono in giapponese ma una conoscenza da principianti della lingua può esser sufficiente per molte delle tabelle.

venerdì 7 ottobre 2011

Contaminazione del cibo in Giappone - aggiornamento

Negli ultimi mesi sono continuate le misure di radioattività nel cibo e nell'ambiente:
Alcuni cinghiali hanno riportato quantità di Cesio sopra la norma (2200 Bq/kg contro i 500 Bq/kg di soglia): anche al tempo dell'incidente di Chernobyl gli animali selvatici, nutrendosi di funghi e piante selvatiche, tendono ad accumulare grosse quantità di Cesio. 
Nel rapporto mensile di una delle Coop giapponesi, nessun altro prodotto ha mostrato quantità di radiazione sopra la soglia, anche se funghi (circa 90Bq/kg), castagne (circa 30 Bq/kg), pere ed uva(2Bq/kg) mostrano la presenza di Cesio. 
La decisione di consumare o no un particolare cibo è individuale, ma dovrebbe tener conto anche della quantità che viene ingerita: in questo senso la carne di cinghiale, oltre ad essere già sopra la norma è particolarmente pericolosa. 


E' inoltre di oggi la notizia di elevate quantità di materiale radioattivo riscontrate negli inceneritori di Kashiwa, nella prefettura di Chiba a nord di Tokyo: 70800 Bq/kg (e 28000Bq/kg a Nagareyama, a poche fermate di treno). In questo caso - riporta il Japan Times - il problema risiede nell'elevata temperatura cui vengono bruciate le scorie, che rimuove grandi quantità d'acqua concentrando il Cesio in una massa minore, sino a superare la soglia di 6000 Bq/kg  oltre la quale non può essere sotterrato con il resto delle scorie. 

Il volantino della Coop riporta anche una conferenza (in giapponese) su come  si possono  proteggere i cibi preziosi per la vita dell'uomo: chi è interessato può scrivere o telefonare ai riferimenti nell'immagine allegata.