sabato 11 agosto 2012

Recensione de "La Matematica del migrante"


"Quando la maestra cominciò ad insegnarci a leggere i numeri dell’orologio, io non avevo difficoltà a seguirla; notavo che anche la bimba marocchina non faceva fatica a capire, ma più veloce di tutti andava il bambino cinese"


L'insiemistica  per descrivere le conoscenze
 dei bambini provenienti da tutto il mondo 
Così scrive Besa Nuhi Mone nel suo e-libro "La Matematica del migrante", pubblicato da quintadicopertina. Il racconto dell'autrice, giunta da piccola in Italia dall'Albania è piacevole ed affascinante soprattutto per il peculiare punto di vista. La matematica viene usata per descrivere varie condizioni del migrante: dalla parabola dell'immigrato, giunto - secondo l'autrice - al suo punto più basso prima di lasciare il suo paese d'origine alla curva esponenziale per descrivere l'accoglienza dello "straniero". Soprattutto la matematica è lingua universale, l'unica - assieme alle favole - che accomunava i bambini nell'asilo  multietnico frequentato dall'autrice e che era propria delle conoscenze di tutti.
Un libro agevole, ben scritto e che riesce a trattare temi ed argomenti d'attualità con originale freschezza. 


L’autrice
Besa Mone è nata a Durazzo e si è laureata in Albania in matematica e fisica. Nel 1997 si è trasferita in Italia, dove si è specializzata nella mediazione linguistico-culturale. Ha pubblicato un “Manuale matematico bilingue” e suoi racconti sono comparsi nelle antologie delle prime cinque edizioni del concorso Lingua Madre (dal 2006 al 2010).