domenica 29 dicembre 2013

Mini-recensione di "8.23 volte l'anno"

Dettagli prodotto
E' la media (calcolata dal XV secolo)  di volte che il nostro pianeta viene invaso,  rischia la distruzione o l'estinzione. 

Sta ad un gruppo di men in black nostrani, siti in una base supersegreta a Binazzo Bassa, scongiurare le minacce aliene, extradimensionali o semplici mostroni.  
In 8.23 volte l'anno, Castelvetri riesce a bilanciare con abilità fantascienza, humor ed avventura  in una storia che risulta scorrevole e piacevole a leggersi. I flashback forniscono profondità alle avventure, attingendo alle vicende storiche e letterarie di cui la nostra penisola è ricca. 

Il racconto può esser letto come una sorta di pilot  di una serie TV che nulla avrebbe ad invidiare a quelle americane o inglesi. L'autore riconosce l'influenza di Doctor Who, Galactica, Star Trek  e simili, inserendo  citazioni (spesso molto criptiche e per questo ancor più piacevoli) che non interferiscono con la storia. 

Il format - per quanto (volutamente) non originale - è perfetto: sconfitti i simpatici alieni di turno e abbandonata Binazzo Bassa, si resta quindi in attesa delle prossime avventure dei nostrani "difensori della terra".

Su amazon le invasioni sono a 99 centesimi: comprate questo libro e non ve ne pentirete.

lunedì 23 dicembre 2013

ScieChimiche: verità e piani segreti! (Racconto breve)


[...] Quando si calmò, Paolo aveva gli occhi bagnati dalle lacrime. Se li asciugò poi disse: “Facciamo così: vieni domani alla multinazionale dove lavoro e ti mostrerò quello che sappiamo sulle scie chimiche".
“Proprio tutto? Nessun segreto?”, lo sfidò Riccardo.
“Meglio!” Paolo si alzò e si chinò verso Riccardo [...] dicendo, con un tono di complicità: “Ti svelerò tutte le cospirazioni in cui siamo coinvolti”. "Decisamente troppa birra", pensò mentre si ascoltava parlare a ruota libera.
“Non mi starai prendendo in giro?”, chiese scettico Riccardo.
“Certo che no, davanti a tutti questi... testimoni? Ma ti avverto, se ti rivelo i nostri segreti le cose non saranno più le stesse per te”, lo rassicurò Paolo. 
“Non mi farai mica firmare una dichiarazione che mi impone il silenzio?”


“Nessuna dichiarazione, potrai scrivere quello che vuoi, sul tuo blog, sui giornali, dove ti pare... E ci rivedremo qui la prossima settimana, quando avrai modo di rivelare a tutti loro e tue mirabolanti scoperte. Ma ti avverto, sarai tu che non vorrai dire nulla”.

Continua a leggere e scarica (gratuitamente) il racconto da ebrooks.
"La verità sulle Scie Chimiche" è un racconto breve in cui viene svelato il reale segreto dietro alle cospirazioni delle multinazionazionali.  

Scientificast ha parlato qui di Scie Chimiche. Più recente è questo articolo di Silvia Bencivelli 


giovedì 12 dicembre 2013

Grikon su Amazon in e-book - vincitori di "votalacopertina".


E' finalmente disponibile su Amazon l'edizione in e-book de "L'invincibile robot Grikon V" al prezzo di lancio di 3.14 euro  (p euro).
Il romanzo, pubblicato in edizione cartacea da Cooper nel 2011, è stato ri-editato per la versione elettronica,  correggendo vari errori di battitura e di formattazione.

Qui una scheda del libro.
Qui le recensioni su Anobii e Amazon

La copertina è stata disegnata appositamente  per questa edizione. Il layout finale  è stato quello più votato tra FB, twitter e G+, con quello colorato in seconda posizione (nessuno ha votato per il grigio!). I fortunati vincitori della copia elettronica sono (qui il video dell'estrazione):  Luca Giovannelli, Giorgio Gentile, Gianna Donaggio. Contattatemi in PM per i dettagli. A breve anche la scannerizzazione in alta risoluzione della cel.

Con l'occasione vorrei pregarvi di condividere questo post e mettere "like" sulla pagina Facebook.

Il passaparola ed il feedback dei lettori è fondamentale, per cui vorrei anche pregarvi di valutare Grikon su Amazon ed Anobii, eventualmente con due righe di commento (anche se non vi è piaciuto).

Se avete un blog o simili  e volete recensire il romanzo contattatemi qui, via twitter (@casolinomarco) o facebook.

Grikon 
闇星鬼

La quotidiana mediocrità degli studi di Adriano in Giappone è interrotta da un’esplosione notturna nel garage della famiglia che lo ospita. Il giovane figlio del Professor Uchinomori rimane ferito, mentre tutti i suoi amici muoiono in seguito a una misteriosa malattia. Sul luogo dell’incidente, Adriano trova delle celle, fogli illustrati che rappresentano i fotogrammi di un vecchio cartone animato giapponese degli anni ’80, L’invincibile Robot Grikon V, una serie tv considerata maledetta a causa degli omicidi degli artisti che -morendo- la lasciarono incompiuta. Il giovane Adriano si troverà suo malgrado coinvolto in trame e scontri di fazioni che si combattono dal tempo della Seconda guerra mondiale. Cosa nascondono le formule di cosmologia e fisica dei quanti inscritte prima del loro tempo tra celle di Grikon? E perché chiunque entri in contatto con questi disegni, ne resta fatalmente segnato? Tra fanatici cacciatori di celle, mercenari e reduci di una guerra ancora incombente e ragazze travestite come i personaggi di “anime”, Adriano dovrà cercare di salvarsi la vita brancolando nei meandri più oscuri del Giappone contemporaneo e in quelli non meno pericolosi di quello del passato.

sabato 7 dicembre 2013

Pearl Harbor

USS_California_sinking-Pearl_Harbor «Lo sapevate? Lo sapevate?», esplose stupefatto Adriano; mai la verità gli era parsa tanto lampante ed evidente come adesso.
«Certo che lo sapevamo, imbecille!», vomitò il generale McKenzie in un impeto di rabbia. «La finta provocazione, seguita dall’oltraggiata risposta è il canovaccio ideale per muovere una popolazione pavida e affogata nei suoi problemi quotidiani. È una tattica talmente buona che continuano a usarla anche oggi. Senza neanche un tocco di originalità… tanto chi se ne accorge?»
[da Grikon]
Il 7 Dicembre ricorre l'anniversario dell'attacco giapponese contro la base di Pearl Harbor, nelle Hawaii. In due  ondate di attacchi, circa 200 caccia e bombardieri, partiti da una task force di 6 portaerei,  danneggiarono tutte le corazzate e molti incrociatori  alla fonda nel porto, cogliendo i militari di sorpresa e causando circa 2400 vittime.
Impeccabile dal punto di vista tattico, la vittoria fu un fallimento dal punto di vista strategico. La maggior parte delle navi furono riportate a galla e molte di esse ripresero servizio nel secondo conflitto mondiale. Inoltre le portaerei, vera chiave della guerra del Pacifico (a partire proprio dall’attacco di Pearl Harbor) avevano lasciato la base giorni prima per una serie di esercitazioni.
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La rotta seguita dalla flotta giapponese per attaccare Pearl Harbor
(da qui)
Inoltre, a causa di una serie di ritardi nella stesura della dichiarazione di guerra , l'attacco avvenne prima che gli Stati Uniti fossero informati dai canali diplomatici. Lo shock della popolazione per il proditorio attacco portò gli USA - sino ad allora neutrali - a dichiarare guerra al Giappone ed altre potenze 
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mercoledì 4 dicembre 2013

Il giapponese della tavola: dalle mense scolastiche a Fukushima

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La parola corrispondente al nostro "buon appetito" nella lingua giapponese è “itadakimasu” (いただきます), letteralmente “ricevo [questo cibo]”. In generale,  itadaku è la forma cortese  e formale di “morau”: Entrambe significano “ricevere”, ma la prima è utilizzata per enfatizzare l’importanza della persona che dà l’oggetto rispetto a chi lo riceve.
La figura è tratta  dal volantino della mensa degli alunni elementari in Giappone. Nella spiegazione per i giovani studenti è posto l’accento non solo su chi ha preparato il pasto, ma sul fatto che lo si riceve da  animali e vegetali che – volenti o nolenti – hanno dato la loro vita per nutrirci.
Il concetto di rispetto non si limita agli animali utilizzati in cucina, ma anche a quelli negli esperimenti scientifici: ad esempio una volta l’anno negli istituti di ricerca viene effettuata una cerimonia in suffragio delle cavie utilizzate per sviluppare vaccini e cure per l’uomo.
Al termine del pasto...
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