martedì 23 giugno 2015

La radiazione cosmica in aereo


Il flusso di raggi cosmici, convertito in microSv/h 
In aereo la radiazione ambientale è circa 10 volte maggiore che a terra per via del flusso di raggi cosmici che proviene dallo spazio (infatti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale la radiazione è circa 1000 volte maggiore). I raggi cosmici vengono per lo più deflessi dal campo geomagnetico (per questo costituiscono un problema per future  missioni lunari o marziane) ed assorbiti dall'atmosfera. Tuttavia a 11 km di altezza lo sciame di particelle secondarie prodotte dall'urto di r.c. primari con le molecole d'aria rarefattta è ancora molto elevato. 

Avevamo già misurato la radiazione in aereo. Con un contatore Geiger in grado di registrare i conteggi, è possibile misurare continuamente questo flusso (chiedendo il permesso) dal momento del decollo dell'aereo all'atterraggio. Decollo ed atterraggio sono rapidi e mostrano una variazione di conteggi altrettanto rapida. I conteggi aumentano poi lentamente spostandosi verso nord, dove la deflessione operata dal campo magnetico terrestre è minore. 
Le oscillazioni nel numero di conteggi è dovuto alla statistica: 2 microSv/ora corrispondono a circa 1000 conteggi al minuto. L'errore associato è la radice del numero di conteggi.


La rotta del volo Alitalia Fiumicino Narita


 In questi giorni si è verificata una eruzione solare che potrebbe aumentare il flusso di raggi cosmici e soprattutto produrre il fenomeno dlel'aurora (ma è visibile solo dall'emisfero australe dato che ci troviamo in estate).


lunedì 22 giugno 2015

Mini-recensione Gundam Origin I



(mini spoiler, ma se avete visto gundam classico, c'e' poco da spoilerare)

Siamo nell’anno 68 dell’era spaziale, dieci anni prima delle vicende narrate in Mobile Suit Gundam. Il giovane Casval, che negli anni diventerà noto come il maggiore Char (Scia) della Cometa Rossa, e sua sorella Artesia (Seira) sono coinvolti, loro malgrado, negli scontri tra le famiglie che dominano Munzo, la colonia spaziale che poi assumerà il nome di principato di Zeon.

 Gundam Origin nasce come un manga di Yoshikazu Yasuhiko. Parte dall'anno 68 per estendersi fino a narrare nuovamente le vicende dell’equipaggio della Base Bianca. La versione animata è giunta al cinema nel febbraio 2015 (evento fondamentale per convalidare la qualità del prodotto presso il pubblico) ed è stata rilasciata in DVD pochi mesi dopo.

Il primo episodio di questo prequel dura circa un’ora; l’animazione è di buon livello, anche se il combattimento iniziale – volto a catturare lo spettatore – non raggiunge la qualità di Yamato 2199, soprattutto nell’utilizzo della tecnica di cel shading, utilizzata per armonizzare le parti della scena realizzate in computer graphics con quelle animate a mano.

Gundam Origin è un prodotto valido ma che lascia un po’ di delusone sia per la durata che per l'esecuzione. Dopo una battaglia iniziale volta a catturare l’attenzione dello spettatore, la narrazione si sposta sugli intrighi di potere che porteranno la famiglia Zabi a governare il principato di Zeon e a dare inizio alla guerra contro la Terra. È interessante notare come le vicende politiche narrate nel manga siano parzialmente riconducibili agli eventi che, nei primi decenni del XX secolo, portarono al potere la fazione più militarista e guerrafondaia del Giappone.

Purtroppo, molti personaggi potenzialmente interessanti sono ridotti a livello di macchiette senza che ne venga enfatizzato il carattere né sfruttata appieno la potenzialità. In generale, anche tenendo conto del problema insito nei prequel (ossia sappiamo chi muore come), non viene dato alle vicende quello spessore che ci si sarebbe potuti aspettare da un prodotto del genere.

C'è da sperare che la serie riesca a migliorare nelle prossime puntate: il secondo episodio, ambientato nell’anno 71 dell’era spaziale ed intitolato Artesia’s sorrow, è previsto per questo autunno (qui una clip).

reblogged da destinazioneterra.it

martedì 16 giugno 2015

9 anni di PAMELA nello spazio



Il 15 Giugno 2006 il satellite Resurs-DK1 venne lanciato dal cosmodromo spaziale di Baikonur, utilizzando un razzo Soyuz simile a quello utilizzato per mandare gli astronauti sulla stazione spaziale internazionale. A bordo, anche l'apparato PAMELA, uno strumento realizzato da una collaborazione internazionale di ricercatori russi, italiani (tra cui il sottoscritto), svedesi e tedeschi.
Nel corso di questi 9 anni, PAMELA ha misurato con precisione la componente di particelle ed antiparticelle nei raggi cosmici, scoprendo  - tra l'altro - una fascia di antiprotoni intorno al nostro pianeta (PRL2011), un incremento di positroni galattici (Nature 2010), e un aumento anomalo del flusso di elio rispetto a quello di protoni (Science 2011). In questi nove anni è stato possibile anche studiare varie eruzioni solari e la struttura magnetica del sistema solare.
Tanti auguri Pamela e - di nuovo - grazie di tutto!


Sinistra: Il satellite russo  Resurs-DK1. E’ possibile vedere i pannelli solari in basso ed il lungo cilindro contenente gli apparati ottici per le osservazioni terrestri. PAMELA è posta nel contenitore pressurizzato nella sinistra della figura. La Terra è idealmente posta nell’alto della figura. Centro: Foto del Resurs-DK1 nelle fasi finali di integrazione a Baikonur (2006). Il contenitore pressurizzato è visibile nella sinistra della Figura. Destra: L’apparato PAMELA nelle fasi finali di integrazione nelle camere pulite di Roma Tor Vergata (2005). 



Misure delle abbondanze  delle varie particelle presenti nei raggi cosmici effettuate da PAMELA.


lunedì 15 giugno 2015

Il Giapponese essenziale: guidare le astronavi superando la barriera linguistica.


Il giapponese degli anime presenta varie peculiarità, per termini e modi di dire, che lo distinguono dalla lingua più comunemente usata. Tra citazioni e ri-citazioni, molti termini sono entrati a far parte dell'immaginario collettivo della cultura più strettamente legata al mondo dell'animazione. Il creatore di Evangelion Hideaki Anno, in  Nadia, con una serie di virtuosismi, cerca di citare e riprendere ilmaggior numero possibile di situazioni, frasi e anche inquadrature dalle serie degli anni '70.
In questo breve post citiamo alcune delle frasi più comuni legate alla navigazione con navi (spaziali e non). Se si ascoltano le serie con sottotitoli è possibile riconoscere  molti dei termini qui citati. 
In un post precedente avevamo trattado di alcuni ideogrammi particolari e qui avevamo affrontato il problema della fisica a  velocità relativistica.




(con correzione di Andrea Ortolani, che il giapponese
 lo sa veramente e scrive delle follie della legge giapponese qui)



venerdì 12 giugno 2015

Oroscopo Relativistico



Ma dove mi hai portato?”, chiese la ragazza con una smorfia disgustata.
“Dai che ti divertirai. Piuttosto aiutami a scendere le scale che senza occhiali non ci vedo”, rispose Anna, la sua amica.
Si trovavano in una associazione culturale che - tra palco per i concerti, pista da ballo e bar - di culturale aveva ben poco. “È una festa carinissima, c’è un sacco di gente simpatica”.

mercoledì 10 giugno 2015

Odaiba: Neo-Tokyo che sorge dal mare

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Immensa metropoli dalle infinite sfaccettature, Tokyo è un monumento vivente che nella sua unicità incarna aspetti e apparenti contraddizioni della società giapponese. Originariamente chiamata Edo (baia, estuario), la città crebbe e prosperò a partire dal XVII secolo, dopo l’unificazione del paese dello Shogun Tokugawa. Nel 1868, dopo che l’incontro con l’occidente catalizzò la guerra civile che portò al crollo dello shogunato, Edo fu ribattezzata Tokyo, la Capitale dell’Est. L’imperatore Meiji trasferì quindi la sua residenza dalla storica Kyoto al palazzo imperiale che è il fulcro geografico, spirituale ed amministrativo di questa immensa metropoli, in cui dimorano 13 milioni di persone, più di un giapponese su dieci.
Distrutta nel terremoto del Kanto del 1923 e rasa al suolo dai bombardamenti americani del 1945 che – seppur convenzionali – causarono più di 100,000 morti, la città è sempre risorta mutando solo apparentemente aspetto ma mantenendo la topologia originale. Come un immenso giardino roccioso, Tokyo si sviluppa per cerchi concentrici che si emanano a partire dal fossato del castello imperiale. Si articola quindi lungo la linea ferroviaria Yamanote che nel suo perenne moto circolare collega tutte le stazioni principali, sino alle innumerevoli autostrade, perennemente affollate nonostante la moltitudine di treni e linee di metropolitana. La simmetria circolare è rotta verso ovest dalla valle del fiume Tama, lunga dorsale in cui dimora una buona parte dei pendolari che affollano i treni verso il centro nella micidiale rush hour mattutina. Verso est, invece, la baia di Tokyo ha fermato per secoli l’avanzata dell’uomo, ma ha dovuto cedere terreno alle vaste isole artificiali realizzate nella inestinguibile sete di spazi e volumi.