venerdì 19 dicembre 2014

La Scienza della Terra di Mezzo

La Terra di Mezzo sul libro "Gravitation and Cosmology" di Weinberg


La Battaglia dei Cinque Eserciti, il terzo ed ultimo capitolo della stravolgente versione cinematografica dell’Hobbit giungerà tra poco nelle sale. Nella sua seconda trilogia basata sull’antefatto del Signore degli Anelli, Peter Jackson è infatti riuscito a completare il lavoro di sconvolgimento dello spirito e natura delle opere di Tolkien: a differenza dell’interpretazione data nei film, la Terra di Mezzo è un mondo costruito con molta attenzione e cura ai particolari, dalla storia decimillenaria dei suoi abitanti alla geografia e biologia che la caratterizzano.

Cosmologia – La Terra di Mezzo è piatta o sferica?

Nella mitologia tolkieniana il Mondo era piatto ai tempi del Silmarillion e gli elfi potevano navigare da Valinor – loro dimora originale sita nell’ovest – sino alla Terra di Mezzo ad est. Con caduta di Numenor isola posta tra le due regioni, la Terra di Mezzo viene resa sferica e la terra dei Valar è irraggiungibile dal nostro mondo.
Nel suo libro sulla Relatività Generale, il premio Nobel Stephen Weinberg utilizza la mappa della Terra di Mezzo per introdurre le geometrie non euclidee alla base della descrizione della curvatura dello spazio-tempo. Per capre dunque se la terra di mezzo è curva come il nostro pianeta Weinberg misura varie distanze fornite nel Signore degli Anelli. Per ciascun triangolo individuato da tre luoghi se la terra è piatta la somma degli angoli deve fare 180 gradi. In caso di terra sferica la somma degli angoli sarà maggiore, come nel caso della superficie della Terra. Weinberg imposta il problema ma non fornisce la risposta, per cui anche noi sfidiamo i lettori a fornire le loro soluzioni sulla base della mappa allegata.

Biologia – niente orecchie a punta per gli elfi

Secondo Tolkien, gli elfi erano molto simili agli uomini e potevano essere distinti solo in virtù della loro nobiltà d’aspetto e d’animo. Avevano capelli di colore sia chiaro che scuro e da nessuna parte viene menzionato che avevano le orecchie a punta (solo in una lettera del 1938 accenna che gli Hobbit avevano “orecchie solo appena appuntite ed ‘elfiche’, ma non è chiaro se si riferisse alla concezione dei ‘suoi’ elfi o di quella dell’immaginario collettivo dell’epoca). L’altra caratteristica era la loro immunità a malattie e vecchiaia: se venivano uccisi trascorrevano un periodo di attesa nella sale di Mandos prima di tornare sulla Terra. In ogni caso la similitudine tra elfi e uomini si estendeva a livello genetico, dato che le due specie erano in grado di procreare, anche se eventi del genere erano estremamente rari, come ad esempio quando Eärendil (umano) e Elwing (elfo) generarono Elrond ed Elros.