Foto di Marte presa da Hubble (NASA) |
Marte raggiungerà il punto di massima vicinanza dalla Terra il 30 maggio 2016. In questi giorni entrambi i pianeti si trovano infatti ‘dalla stessa parte’ del sistema solare. La terra è per definizione ad una unità astronomica dal sole (1. U.A., circa 150 milioni di km) e Marte orbita a 1.38 U.A., la distanza minima è 0.38 U.A. e quella massima è 2.38 U.A. L’inclinazione e l’eccentricità delle orbite è tale che nel prossimo maggio la distanza sarà però di 0.49 U.A. Anche se non sarà grande come la Luna, è un’ottima occasione per ammirarlo nel cielo e tentare di fotografarlo. Tra aprile e maggio si troverà nella costellazione dello scorpione, e ci sarà anche Saturno da quelle parti.
Le tecniche per fotografare il pianeta rosso sono simili a quelle già descritte al tempo della cometa Lovejoy.
L’ideale è utilizzare una macchina con fuoco manuale (reflex o semicompatta) su un treppiede. Se la lente ha l’opzione per attenuare le vibrazioni va disabilitata (altrimenti l’elettronica cerca di compensare vibrazioni che non ci sono). Se la macchina è una compatta che non consente l’impostazione manuale del fuoco provare con l’opzioni ‘stelle’ o ‘panorama’.
Marte e Saturno nella costellazione dello Scorpione |
Mettere lo zoom al massimo e – con la massima apertura che la lente consente – provare varie esposizioni, partendo da un secondo e riducendo gradualmente il tempo di esposizione.
A seconda dell’ottica dovrebbe essere possibile vedere le dimensioni fisiche del pianeta, che dovrebbe apparire più grande delle stelle, che non sono puntiformi per via delle dispersioni dell’ottica.
Marte con Canon Powershot SX30IS ISO 800 F5.8, massimo zoom (840mm equivalente) 0.25s. Il 4/5/2016 la distanza da Marte era R =0.56504 UA 84.5 Mkm (calcolata con Celestia). Sulla macchina fotografica il pianeta occupa P=26 pixel di raggio (anche se non è possibile distinguere dettagli). Dato che il diametro di Marte è D=7380km abbiamo una risoluzione angolare teorica pari a D/(R*P)=3.6microradianti/pixel. |
Se avete la possibilità di fare foto in giorni diversi è possibile vedere la variazione di luminosità del pianeta (tenendo le stesse impostazioni ) e vedere il pianeta spostarsi rispetto alle “stelle fisse”.
Avviso ai naviganti: anche se Marte è vicino alla Terra, questo è il periodo peggiore per partire. Infatti per la terza legge di Keplero la velocità orbitale terrestre è maggiore di quella di Marte e – per un’orbita di trasferimento di minimo consumo (Hohmann) – occorre partire quando il nostro pianeta si trova indietro rispetto a Marte.
Avviso ai naviganti: anche se Marte è vicino alla Terra, questo è il periodo peggiore per partire. Infatti per la terza legge di Keplero la velocità orbitale terrestre è maggiore di quella di Marte e – per un’orbita di trasferimento di minimo consumo (Hohmann) – occorre partire quando il nostro pianeta si trova indietro rispetto a Marte.