E' la media (calcolata dal XV secolo) di volte che il nostro pianeta viene invaso, rischia la distruzione o l'estinzione.
Sta ad un gruppo di men in black nostrani, siti in una base supersegreta a Binazzo Bassa, scongiurare le minacce aliene, extradimensionali o semplici mostroni.
In 8.23 volte l'anno, Castelvetri riesce a bilanciare con abilità fantascienza, humor ed avventura in una storia che risulta scorrevole e piacevole a leggersi. I flashback forniscono profondità alle avventure, attingendo alle vicende storiche e letterarie di cui la nostra penisola è ricca.
Il racconto può esser letto come una sorta di pilot di una serie TV che nulla avrebbe ad invidiare a quelle americane o inglesi. L'autore riconosce l'influenza di Doctor Who, Galactica, Star Trek e simili, inserendo citazioni (spesso molto criptiche e per questo ancor più piacevoli) che non interferiscono con la storia.
Il format - per quanto (volutamente) non originale - è perfetto: sconfitti i simpatici alieni di turno e abbandonata Binazzo Bassa, si resta quindi in attesa delle prossime avventure dei nostrani "difensori della terra".
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