Il numero di domani 3 gennaio 2015 sarà l'ultimo in edicola per Pagina99. Emanuele Bevilacqua, il direttore, ne spiega le ragioni qui, ma in sostanza il problema è che la qualità e la carta non pagano di questi tempi. Osservate le home page di Repubblica ed il Corriere (La Stampa è un po' meglio): oltre a essere quasi fotocopie l'una dell'altra sono farcite di argomenti che un tempo neanche Novella2000 avrebbe stampato.
Certo, sono quelli i link che generano click e sono quelli che portano la pubblicità: le regole sono chiare quanto impietose. Il risultato è una gara al ribasso culturale e di dibattito in confronto al quale l'Assemblea Condominiale di Fantozzi sembra l'Accademia dei Lincei. Forum fatti solo per far litigare la gente (ed alzare i click), ma in cui non è possibile spesso postare i link per approfondire il discorso, video che partono in automatico uno dopo l'altro, errori di grammatica, ortografica che neanche alle elementari (ma del resto a 5 euro al pezzo che ti aspetti?). Tutto questo dalle principali testate giornalistiche online (che pure hanno ottime rubriche, spesso però sommerse dal rumore di fondo dei mangiaclick).
Pagina99 non è (era? sarà?) nulla di tutto questo, l'edizione cartacea e quella online sono entrambe fonti di approfondimento per gli eventi della settimana e non solo, con particolare enfasi sulla politica estera, ormai relegata nel profondo delle pagine dei quotidiani nazionali.
Come accennavo all'inizio domani esce l'ultimo numero cartaceo, se possibile compratelo online o ancora meglio dal giornalaio. Per quanto poco potrà servire sono sicuro che farà piacere a chi ha investito il suo tempo e le sue energie in questa iniziativa.
Probabilmente non sono obiettivo, dato che ho scritto alcuni pezzi per il giornale, ma proprio per questo ho avuto modo di conoscere i giornalisti della redazione, tutti di ottimo calibro e soprattutto ottime persone, cui va il mio più sincero in bocca al lupo per il futuro.
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