giovedì 31 maggio 2012

Informazione, Controinformazione e Disinformazione: dai Maya ai terremoti

La faglia di S. Andreas
Il drammatico terremoto dell'Emilia di questi giorni ha ancora una volta portato alla luce folli spiegazioni basate su pseudo-fisica, cospirazioni improbabili o peggio,  "io l'avevo previsto"

Purtroppo anche in questo caso all'informazione "ufficiale" non si contrappone la controinformazione, frutto di un indipendente  lavoro giornalistico o scientifico ma  la disinformazione: asserzioni sparate a caso senza alcuna prova o sembianza di plausibilità. L'incidente di Fukushima ha mostrato quanto in basso possano cadere gli organi di "informazione" sia ufficiali e paralleli per voler dimostrare tesi preconcette

Tanto per ripetere l'ovvio: Non è possibile prevedere i terremoti. Ci sono una serie di fenomeni che possono essere messi in relazione statistica (cioè non funzionano sempre) con l'evento di un sisma. Ma non c'è nulla di deterministico.  Chi afferma il contrario - in assenza di studi, prove ed evidenze inattaccabili - mostra nel migliore dei casi di ignorare tonnellate di letteratura scientifica. (A meno che non si voglia credere che tutti i geologi degli ultimi 300 anni facciano parte di una enorme cospirazione volta a nascondere il reale segreto dei terremoti). 
Spiegazioni come i Maya, il passaggio di Venere, il fracking non sono solo più ridicoli dei corni di corallo e ferri di cavallo, ma spostano l'attenzione dai reali problemi. Perchè le mappe sismiche non sono aggiornate? Perché le case ed i capannoni non sono costruite con almeno minime norme antisimiche (molte meno costose di quanto si possa credere)?

Se si vuole dimostrare una qualunque di queste affermazioni con rigore scientifico e senza gridare all'untore è necessario uno studio che segua  criteri molto rigorosi, pubblicarlo su una rivista scientifica o su uno degli archivi on-line di preprint e sottoporlo  all'analisi di colleghi, altri esperti ed anche il grande pubblico. 

Lo stesso vale per temi politici o socioeconomici: l'acqua, il costo dell'energia, la crisi economica, le ferrovie... Fare controinformazione richiede uno sforzo enorme per raccogliere dati, dimostrare la propria tesi in maniera più o meno inoppugnabile. 
Fare disinformazione è invece molto più facile, basta negare una tesi più o meno "ufficiale" (e quindi per definizione di parte) e proporne una qualunque, non importa quanto balzana, porre il dubbio nel lettore e passare all'incasso della notorietà, pubblicità o spesso semplicemente autosoddisfazione. 

E'  già abbastanza ridicolo - nel XXI secolo - credere nell'astrologia, ma pensare che il passaggio di Venere davanti al Sole (che da un lato non è ancora avvenuto, e dall'altro ha già avuto luogo nel 2004) possa avere un qualunque effetto sulla Terra ci pone più in basso degli uomini preistorici che si spaventavano di fronte ad un'eclisse. Loro almeno avevano la scusante di non possedere le nozioni base di astronomia e fisica che sono patrimonio dell'umanità da almeno quattro secoli.

Aggiunta 17:47: Da qui agli sciacalli e a fomentare il panico il passo è breve. Ed è stato già fatto.


6 commenti:

  1. Bravo, Marco, anch'io ho raggiunto il mio livello massimo di saturazione.

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    1. In realtà per fortuna sono stati in molti ad aver discreditato questi "stregoni" stavolta...
      dopo Fukushima, i Maya, il Piezonucleare non si finisce mai di leggere il peggio

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  2. Il furore con cui la pseudoscienza e la non-scienza si diffondono e' sconfortante. L'unico modo per fermarle, o almeno combatterle, e' aumentando il volume di informazione scientifica, ma soprattutto spiegare cosa sia la scienza stessa.

    Molti la vedono come una sorta di religione, molti pensano che sia solo "uno dei modi" di studiare le cose. Il sistema scolastico fallisce miseramente ad insegnare il pensiero critico, una delle capacita' piu' importanti in una societa' tecnologica moderna. Blog come questo servono come il pane. Continua cosi'!

    Marco
    ilcuscinodiisaac.com

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    1. Ciao Marco,
      grazie per il commento. Hai perfettamente ragione, quando si parla di scienza contro pseudoscienza non è come quando si parla di Roma o Lazio, Destra o Sinistra, Topolino o Paperino: Non sono opinioni ma fatti veirficabili o falsificabili. Popper avrà i suoi limiti ma certo non contro i ciarlatani.
      PS complimenti per il tuo blog !

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  3. Grazie mille per questo post.
    Lo considero un riconoscimento scritto a tutti quei blogger che fanno veramente informazione, scavando nelle fonti, mettendo in discussione persino le proprie convinzioni pur di evitare il cherry-picking e la propaganda di opinioni infondate. Personalmente ce la metto tutta per appartenere a questa categoria, anche se si puó sempre fare meglio e di piú. Purtroppo peró siamo persi in un mare di gente che pretende di informare facendo solo propaganda politica basata su bufale o mistificazioni.
    Ribadisco: grazie, mi hai ridato un po' di fiducia nel mio hobby di blogger. Buone Feste!

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    1. Ciao Paolo,
      grazie del commento. Ho visto il tuo blog ed è fatto molto bene, complimenti. In particolare il pezzo sul documentario mi trova perfettamente d'accordo. Farà piacere leggerlo agli italiani in giappone, che pur essendo di diversi orientamenti sul nucleare, non apprezzano la capziosità degli pseudo-documentari.
      buon fine di Apocalisse,
      Marco
      ps stai anche su twitter?

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