Nella loro storia multimillenaria, molti ideogrammi hanno conservato – stilizzata – la forma pittorica che intendevano rappresentare. Ad esempio, 車 – kuruma – ruota o carro/macchina, ricorda infatti un carro visto dall’alto, con le ruote alle estremità. Se al carro aggiungiamo un riforzo o uno sperone d’assalto abbiamo 軍 gun – militare/armata. Ponendo il carro armato ante litteram sulla strada (辶)si ottiene 運ぶ hakobu , trasportare (ぶ=bu e cambia coniugando il verbo). Nel caso che l’oggetto sia pesante (omo-i) serve una macchina con doppie ruote 重, come i moderni tir a più assi.
Che succede ripetendo in piccolo tante volte l’elemento di macchina? Il caso più semplice della ripetizione dello stesso elemento è data da 木 – albero (ki), che diviene 林 – bosco (hayashi) e 森 foresta (Mori).
E quindi tre macchine? Evocando di torme di carri all’assalto che sbaragliano i nemici, 轟く(todoro-ku) vuol dire ruggito, tuono.
E le astronavi? (continua a leggere su burogu00)
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